MEDIA E STAMPA
L’Istituto Ortopedico Gaetano Pini partecipera’ al Meeting N.A.T.O. sulla medicina rigenerativa
12/05/2014
COMUNICATO STAMPA
L’Istituto Ortopedico Gaetano Pini partecipera’ al Meeting N.A.T.O. sulla medicina rigenerativa
In data 19-21 maggio a Berlino si terrà un importante convegno sulla medicina rigenerativa organizzato dalla N.A.T.O. (North Atlantic Treaty Organization) ed è stato invitato il prof. Giorgio Maria Calori, tra gli esperti, in quanto Presidente di carica di ESTROT (European Society Tissue Regeneration in Orthopaedies Traumatology), Primario C.O.R. Chirurgia Ortopedica Riparativa dell’Istituto Ortopedico GAETANO PINI. L’Azienda ospedaliera è sede del Polo Didattico dell’Università di Milano e lavora in rete con le università e centri eccellenza di tutta europa e nel mondo.
“ESTROT,” spiega il prof Giorgio Maria Calori,”è la società medico-scientifica di riferimento europea che si occupa dell’ortobiologia, riconosciuta da EFORT (European Federation of National Associations of Orthopaedics and Traumatology); comprende tutte le società nazionali madre di ortopedia e traumatologia e quindi rappresenta praticamente 31 Paesi nel mondo, vanta più di 1400 membri con un impact factor complessivo dell’83 per cento e si confronta con Stati Uniti e Australia. Il meeting di Berlino voluto e organizzato per problematiche di sanità oltre che civile, militare, viene svolto per capire come gestire problematiche che riguardano la salute delle forze armate, oggigiorno formate da personale sempre più qualificato. Il poter recuperare personale operativo e di elevata formazione e guarirlo da traumi, infezioni osteoarticolari, perdite di sostanza ossea, evitando amputazioni e dando il massimo delle cure è strategico. Le tecniche di rigenerazione di tessuti muscolo-scheletrici consentono ottimizzare le cure in soggetti sia civili che militari”.
Il prof. Giorgio Maria Calori relazionerà il 19 maggio evidenziando gli studi dalla rigenerazione alla sostituzione degli arti e il nuovo algoritmo di trattamento in caso di problemi di difficile saldatura delle ossa. “Abbiamo messo a punto”, spiega il prof. Giorgio Maria Calori,” un algoritmo predittivo che permette di precisare il percorso delle cure: capire le problematiche dei fattori di rischio del paziente e classificare la sua situazione. La classificazione Non-union scoring system (Nuss) permette di individuare delle fasce di cura differenziate: fino ad un certo punto si può ricostruire anche con tecnologie estremamente innovative che recuperano soggetti estremamente gravi, oltre un certo punto ci sono anche nuovi impianti protesici che consentono anche nel paziente infetto e che ha perso interi segmenti scheletrici di poter recuperare la sua mobilità e di poter tornare alle proprie mansioni. Questo è sicuramente strategico dal punto di vista militare oltre che naturalmente civile e rappresenta la Formula Uno dove si testano delle nuove tecnologie che poi possono essere utilizzate a largo raggio. La classificazione dei fattori di rischio viene attualmente utilizzata in 14 Paesi, ha avuto review su riviste impattate come Orthopedics e, più recentemente, The journal of bone & joint surgery – e considera la persona nel suo complesso. È una visione più avanzata rispetto al passato e permette di individuare meglio categorie di pazienti che, nell’acuto, avevamo magari già inquadrato da tempo, con gli scoring system (come per esempio l’injury severity score), i sistemi a punteggio per la valutazione del rischio del politraumatizzato del polifratturato”.
In allegato il programma
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